LEGGE DI BILANCIO 2020: AL VIA LA DISCUSSIONE PARLAMENTARE
Le proposte di intervento della Confederazione in materia fiscale
La Confederazione ha espresso forti perplessità sulla manovra di Bilancio 2020 in quanto si dimostra “timida” contro la grande evasione ma, soprattutto, perché ha dirottato, verso altri interventi, 3,5 miliardi di euro che, nel corso di un triennio, erano destinati a ridurre la pressione fiscale sulle piccole imprese. In sostanza la manovra è poco espansiva e totalmente condizionata dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA. In campo fiscale, Confartigianato valuta negativamente l’abrogazione delle disposizioni che prevedevano, dal 2020, la tassazione ad imposta sostitutiva del 20% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 65.000 e 100.000 euro e la mancata semplificazione degli adempimenti, tanto più necessaria in considerazione degli obblighi di fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi e, più in generale, del crescente utilizzo delle tecnologie digitali e del processo di comunicazione telematica dei dati e delle informazioni da parte delle imprese nei confronti del fisco. Si apprezza, invece, la proroga per il 2020 delle agevolazioni fiscali per il ‘sistema casa’ (misure, tuttavia, che è indispensabile rendere strutturali e stabili almeno per tre anni); proroga del super ed iper ammortamento, riproposizione degli incentivi a ricerca e sviluppo, proroghe dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Sud e nelle aree del Centro Italia colpite dal sisma, proroga del credito di imposta per la formazione 4.0, accompagnata dalla conferma delle graduazioni a favore delle piccole e medie imprese. In campo fiscale le richieste principali, contenute negli emendamenti promossi dalla Confederazione e da Rete Imprese Italia, sono le seguenti:
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