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LA CE PUBBLICA UN NUOVO PACCHETTO DI PROPOSTE ECONOMICHE

 

La Commissione Europea (CE) ha pubblicato un nuovo pacchetto di proposte legislative e non sull’economia circolare, tra cui la nuova strategia sul tessile sostenibile, il nuovo regolamento sui prodotti sostenibili e la revisione del regolamento dei prodotti da costruzione. Come già annunciato nel piano d`azione per l`economia circolare, la CE con queste proposte intende rendere quasi tutti i beni fisici sul mercato dell`UE più rispettosi dell’ambiente, circolari ed efficienti dal punto di vista energetico per tutto il loro ciclo di vita. Si riporta di seguito una breve sintesi delle proposte presentate, nei titoli sono disponibili i link ai testi integrali delle proposte (per ora solo in inglese): 

1. Proposta di regolamento sui prodotti sostenibili

 La proposta di Regolamento quadro riguarda la progettazione dei prodotti immessi sul mercato UE e amplia il campo di applicazione della direttiva Ecodesign, estendendola a quasi tutti i prodotti (tranne gli alimenti, i mangimi e i medicinali). Tale proposta permetterà di fissare nuovi requisiti per rendere i prodotti più durevoli, riutilizzabili, aggiornabili ed efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse. 

Le specifiche per la progettazione ecocompatibile dei vari prodotti e i requisiti saranno stabiliti dalla CE mediante atti delegati, previa consultazione con tutte le parti interessate. La Commissione avvierà una consultazione pubblica sulle prime categorie di prodotti da normare: una valutazione preliminare ha già individuato tessuti, mobili, materassi, pneumatici, detersivi, vernici, lubrificanti, così come prodotti intermedi come ferro, acciaio e alluminio. 

Per le categorie di prodotti contemplate saranno introdotti passaporti digitali dei prodotti, per aiutare i consumatori a scegliere che prodotti acquistare, permettere a chi si occupa di riparazione o riciclaggio di reperire le informazioni necessarie e migliorare l`applicazione delle disposizioni giuridiche da parte delle autorità. Le informazioni da includere nei passaporti saranno decise in fase di elaborazione delle norme specifiche per prodotto, e potrebbero includere ad esempio informazioni sull`impronta ambientale o indicazioni utili per il riciclaggio. Le informazioni potranno essere presentate anche sotto forma di 'classi di prestazione' da riportare eventualmente su un`etichetta, in modo da facilitare il confronto tra prodotti. Questo meccanismo potrebbe servire per esempio a dare un`indicazione della 'riparabilità' dei prodotti. La proposta prevede anche misure per prevenire la distruzione dei beni di consumo invenduti, in particolare obblighi di trasparenza per chi sceglie di disfarsi di questi beni, e la possibilità di vietarne la distruzione per certi gruppi di prodotti. 

Contestualmente alla presente proposta la Commissione ha adottato un piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e sull`etichettatura energetica per il periodo 2022-2024 come misura transitoria fino all`entrata in vigore del nuovo regolamento. Il piano di lavoro riguarda in particolare l`elettronica di consumo (smartphone, tablet, pannelli solari).

2. Comunicazione sul tessile sostenibile

La strategia definisce una visione e azioni concrete volte a garantire che entro il 2030 i prodotti tessili immessi sul mercato dell`UE siano riciclabili e di lunga durata, realizzati il più possibile con fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell`ambiente. La strategia propone quindi alcune misure da attuare tra il 2022 e il 2024, per esempio: 

  • nuovi requisiti di progettazione per i prodotti tessili nell`ambito del regolamento sui prodotti sostenibili, fissando percentuali minime obbligatorie di fibre riciclate nei prodotti tessili;
  • informazioni più chiare sui prodotti tessili e un passaporto digitale dei prodotti basato su obblighi di informazione in materia di circolarità e altri aspetti ambientali;
  • controlli rigorosi sul greenwashing;
  • azioni volte ad affrontare il rilascio accidentale di microplastiche dai prodotti tessili. Oltre alla progettazione dei prodotti, le misure riguarderanno i processi di fabbricazione, il prelavaggio negli stabilimenti industriali di fabbricazione, l`etichettatura e la promozione di materiali innovativi;
  • norme armonizzate dell`UE sulla responsabilità estesa del produttore per i prodotti tessili e incentivi economici per rendere i prodotti più sostenibili;
  • Revisione dei criteri dell`Ecolabel UE per i tessili e le calzature;
  • sostegno alla ricerca, all`innovazione e agli investimenti e allo sviluppo delle competenze necessarie per le transizioni verde e digitale;
  • azioni volte ad affrontare le sfide connesse alle esportazioni di rifiuti tessili. 

3. Revisione del regolamento sui prodotti da costruzione

La proposta mira a rafforzare e modernizzare le norme in vigore dal 2011 creando un quadro armonizzato per valutare e divulgare le prestazioni ambientali e climatiche dei prodotti da costruzione. La revisione vuole inoltre semplificare l`elaborazione di standard europei da parte degli organismi di normazione, contribuendo a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione del mercato interno congiuntamente alla maggiore capacità di vigilanza del mercato e a norme più chiare per gli operatori economici lungo la catena di approvvigionamento. 

Nello specifico, il regolamento rivisto prevede la possibilità per la Commissione di intervenire nel caso in cui le norme manchino di qualità o non siano fornite in tempo per il mercato. La revisione propone anche soluzioni digitali con lo scopo di ridurre gli oneri amministrativi, tra cui la banca dati dei prodotti da costruzione e il passaporto digitale dei prodotti.

Il testo riguarda i prodotti da costruzione, ma anche i prodotti e i servizi legati alla stampa 3D, le parti o i materiali su richiesta del fabbricante, i kit o gli assemblaggi coperti da specifiche tecniche armonizzate e le case monofamiliari prefabbricate. In concreto, una volta che le future regole saranno implementate, l`industria dovrà progettare e produrre un prodotto da costruzione, così come il suo imballaggio, nel rispetto delle norme ambientali stabilite, dando sempre la preferenza a materiali riciclati e riciclabili. Dovrà migliorare il riutilizzo e la rigenerazione dei prodotti e anche fornire, nelle banche dati dei prodotti, le istruzioni per l`uso e la riparazione. 

4. Proposta di direttiva per dare ai consumatori la possibilità di agire a favore della transizione ecologica attraverso una migliore protezione contro le pratiche sleali e una migliore informazione

Con questa proposta la CE vuole modificare la legislazione europea sulla protezione dei consumatori per dare ai consumatori il diritto all`informazione sulla durata di vita e la riparabilità dei prodotti che comprano e per proteggerli meglio dal greenwashing e dall`obsolescenza programmata.

Modificando la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, la Commissione propone che quando il produttore di un bene di consumo offre una garanzia commerciale di durata superiore a due anni, il venditore sia tenuto a fornire questa informazione al consumatore. Per le riparazioni e gli aggiornamenti, il venditore sarebbe anche obbligato a fornire informazioni pertinenti, come il punteggio di riparabilità, la disponibilità di pezzi di ricambio o un manuale di riparazione. I produttori e i venditori decideranno il modo più appropriato per fornire tali informazioni al consumatore, sia esso sull`imballaggio o nella descrizione del prodotto sul sito web. In ogni caso tali informazioni devono essere fornite prima dell`acquisto e in modo chiaro e comprensibile. Modificando la direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori, il greenwashing e le pratiche legate all`obsolescenza precoce delle merci saranno vietate come pratiche ingannevoli.

 

 


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