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LEGGE DI BILANCIO 2021. INTERVENTI UTILI PER ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE MA NON BASTANO
Galli, Confartigianato Como: per rilanciare il sistema imprenditoriale ridurre il peso fiscale e il costo del lavoro

La legge di Bilancio 2021 contiene molte misure d’interesse per gli artigiani e le piccole imprese ma non bastano ancora per risollevare il tessuto produttivo del Paese.  Gli interventi approvati rappresentano i risultati ottenuti dall’azione di rappresentanza e delle battaglie condotte in questi mesi da Confartigianato per sostenere gli imprenditori e consentire loro di superare questa fase di crisi ma è necessario incidere maggiormente sulle riforme strutturali del fisco e del costo del lavoro.

Il Presidente di Confartigianato Como interviene così sulle norme approvato dalla recente legge di Bilancio, in un’intervista al quotidiano La Provincia di Como di oggi.

Tra gli interventi più significativi che colgono le sollecitazioni e le aspettative delle piccole imprese – h sottolineato Galli - spiccano gli incentivi per la ristrutturazione e la riqualificazione del patrimonio edilizio, le misure per favorire la formazione professionale dei giovani e per potenziare il programma Transizione 4.0.

E’ frutto della battaglia di Confartigianato anche la riforma e il potenziamento del Fondo per la prevenzione dell’usura che apre a tutti i Confidi la possibilità di erogare credito.

Altrettanto importante la proroga della disciplina straordinaria del Fondo Centrale di Garanzia e la cosiddetta moratoria legale, così come per le misure in materia di autotrasporto e di trasporto viaggiatori che recepiscono gran parte delle indicazioni avanzate da Confartigianato”.

 

“Tutti interventi utili per le imprese – continua Galli – ma l’entità straordinaria di questa crisi economica indotta certamente dalla pandemia, ma figlia anche di una grave crisi congiunturale e strutturale precedente, ci induce a richiedere con più forza un rilancio del sistema imprenditoriale attraverso una forte riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro, riducendo il più possibile il divario con i vari competitor europei, ponendo attenzione a non creare disuguaglianze nazionali.

Per accelerare la crescita economica serve tra l’altro, un livello di tassazione che garantisca la competitività del sistema delle imprese.

Su questo fronte l’analisi delle previsioni della Commissione europea evidenzia che nel 2020 in Italia la pressione fiscale è salita – il PIL si è ridotto più velocemente delle entrate fiscali – mentre in Eurozona si è registrata una diminuzione, portando a 1,6 punti di PIL lo spread fiscale.

Il divario di pressione fiscale è in gran parte spiegato dalla maggiore tassazione energetica che, secondo i recenti dati di Eurostat aggiornati al 2019, in Italia è pari al 2,7% del PIL a fronte dell’1,8% della media Eurozona, con un divario che vale 14.743 milioni di extra gettito. La tassazione energetica nel nostro Paese supera di 0,8 punti quella della Francia (1,9% PIL) ed è quasi doppia rispetto a quella di Spagna e Germania (1,5% PIL).

Riforme più volte annunciate, ma che oggi devono diventare priorità assoluta, nell’ambito di un piano per utilizzare le risorse del Next Generation EU che punti su investimenti in infrastrutture materiali e immateriali”.

 

“La battaglia di Confartigianato condotta sulla legge di Bilancio non si ferma qui – conclude Galli – continuerà ora più che mai proprio sul fronte degli interventi per usare al meglio le risorse di questo importante piano europeo, puntando sul collegamento delle persone, delle merci e delle informazioni, formazione delle competenze e innovazione digitale, semplificazione normativa, burocratica, fiscale, per liberare finalmente le imprese da adempimenti e costi inutili.

 

Clicca qui per leggere l’intervista al Presidente Galli pubblicata dal quotidiano La Provincia di Como.


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