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CORONAVIRUS E TRUFFE AGLI ANZIANI. ANAP CONFARTIGIANATO CHIEDE PENE PIU` SEVERE
Il Presidente di ANAP di Como ribadisce quanto richiesto da Anap nazionale al Governo, per attuare un provvedimento speciale contro gli approfittatori

“Chiamarli mascalzoni è poco: sono dei veri e propri sciacalli coloro che, approfittando dell’epidemia del coronavirus, si recano nelle case degli anziani, spacciandosi per lo più per operatori del servizio civile o di quello sanitario, per truffarli - con una scusa o l’altra – e sottrarre loro denaro o beni preziosi”

Sono queste le dichiarazioni di Adelmino Livio Presidente ANAP di Como (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato, a commento di quanto riportato dalle televisioni e dalla stampa in questi giorni. “Approfittarsi della categoria più fragile della nostra popolazione, quella anziana, in tali circostanze drammatiche come quella di un’epidemia che sta sconvolgendo il nostro Paese, è ignobile. Senza considerare che sono proprio gli anziani le persone più suscettibili alle forme gravi e che quindi necessitano di maggiori tutele. Occorre, come richiesto dalla nostra Associazione nazionale, che il Governo approvi al più presto un provvedimento di legge che inasprisca in maniera davvero significativa e molto pesante questi reati e assicuri la certezza della pena, senza ammorbidimenti o sotterfugi giuridici”.

“Una raccomandazione – ha concluso Livio - la rivolgo anche agli anziani: non aprite la porta, come abbiamo più volte ripetuto, a nessuno che non conoscete, ma chiamate subito le Forze dell’Ordine perché si attivino a difendervi e ad individuare gli eventuali sciacalli!”


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