TURCHIA – NUOVE PROCEDURE DIGITALI PER LE IMPORTAZIONI
A partire dal 25 agosto 2025, la Turchia ha introdotto un importante aggiornamento normativo volto a digitalizzare e centralizzare le procedure di controllo sulle importazioni. In particolare, per numerose categorie di prodotti, gli importatori turchi sono obbligati ad accedere alla piattaforma TAREKS (Sistema di Valutazione del Rischio e Controllo degli Scambi Esteri), attraverso la quale devono gestire in via telematica tutte le richieste di ispezione di conformità e l’eventuale rilascio delle autorizzazioni all’importazione.
L’obiettivo delle autorità turche è duplice:
- Rafforzare i controlli di qualità e sicurezza dei prodotti importati, con particolare attenzione a merci sensibili per la tutela della salute pubblica, della sicurezza e dell’ambiente.
- Snellire le procedure doganali, riducendo la discrezionalità e i margini di errore attraverso un sistema digitale integrato e trasparente.
Per le imprese italiane ed europee che esportano verso la Turchia, questo nuovo sistema comporta alcune implicazioni operative di rilievo:
- Verifica della categoria merceologica: è fondamentale accertare se i prodotti esportati rientrino nella lista di quelli soggetti ad autorizzazione preventiva. La lista aggiornata è consultabile sul portale ufficiale di TAREKS e viene periodicamente aggiornata dalle autorità competenti.
- Coordinamento con l’importatore locale: poiché l’accesso al portale e la gestione delle pratiche sono in capo all’importatore turco, è essenziale un flusso informativo costante tra esportatore e partner locale per predisporre tempestivamente la documentazione richiesta.
- Preparazione documentale accurata: certificati di conformità, rapporti di prova, dichiarazioni di origine e altri documenti tecnici devono essere forniti in formato idoneo e completo per evitare ritardi nell’ottenimento delle autorizzazioni.
- Possibili impatti sui tempi di sdoganamento: fino a quando non verrà concessa l’autorizzazione digitale, la merce non potrà essere immessa sul mercato. Ne consegue la necessità di pianificare in anticipo i tempi di consegna e di considerare eventuali margini di ritardo nelle trattative commerciali.
Alla luce di queste novità, si raccomanda alle imprese esportatrici di:
- attivare un dialogo operativo con i propri importatori turchi
- aggiornare la documentazione tecnica e commerciale in conformità agli standard richiesti,
- monitorare costantemente le comunicazioni ufficiali del Ministero turco del Commercio.
Questa riforma rappresenta un passo importante nel percorso di digitalizzazione del sistema doganale turco, con potenziali benefici per la competitività e la trasparenza del mercato, ma richiede agli operatori esteri un tempestivo adeguamento delle proprie procedure di export.
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