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Pubblicata il: 07-08-2013
Cessione di beni in occasione della festa del Patrono
Un commerciante al minuto di dolciumi intende partecipare con il proprio stand alla festa del santo Patrono. Ă possibile rilasciare la ricevuta fiscale in luogo dello scontrino?
Lâart. 22, DPR n. 633/72 prevede lâobbligo in capo ai commercianti al minuto e soggetti assimilati di certificare i corrispettivi con lâemissione dello scontrino/ricevuta fiscale, in luogo della fattura. Per quanto riguarda le suddette modalitĂ di certificazione, lâart. 1, comma 1, DPR n. 696/96 dispone che i âcorrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi ......... per le quali non è obbligatoria lâemissione della fattura se non a richiesta del cliente, ma sussite lâobbligo di certificazione fiscale ⌠possono essere documentati indipendentemente dallâesercizio di apposita opzione mediante il rilascio della ricevuta fiscale ⌠ovvero dello scontrino fiscale con lâosservanza delle relative disciplineâ. Nel caso di specie il commerciante può scegliere quindi di certificare le cessioni di beni effettuate durante la partecipazione alla festa del santo Patrono tramite un registratore di cassa portatile ovvero ricevute fiscali cartacee.
Pubblicata il: 07-08-2013IndennitĂ di maternitĂ e contribuente minimo
Un architetto iscritta allâInarcassa ha ricevuto nel 2012 lâindennitĂ di maternitĂ , su cui è stata applicata la ritenuta dâacconto del 20%. PoichĂŠ la professionista adotta il regime dei minimi, come va tassato tale provento? Come potrĂ recuperare la ritenuta âindebitamenteâ subita considerato che nel quadro LM non è presente alcun rigo specifico?
Come noto, il nuovo regime dei minimi, introdotto dallâart. 27, comma 1, DL n. 98/2011 prevede lâassoggettamento del reddito conseguito ad unâimposta sostitutiva dellâIRPEF e delle relative addizionali nella misura del 5%. Nellâambito del Provvedimento 22.12.2011, n. 185820, lâAgenzia delle Entrate ha escluso lâapplicazione della ritenuta alla fonte a titolo dâacconto in capo ai soggetti in esame. A tal fine gli stessi devono rilasciare unâapposita dichiarazione âdalla quale risulti che il reddito cui le somme afferiscono è soggetto ad imposta sostitutivaâ. Le indennitĂ sostitutive, tra cui quella di maternitĂ , concorrono a determinare il reddito di lavoro autonomo del professionista cosĂŹ come disposto dallâart. 6, comma 2, TUIR. Pertanto lâimporto (lordo) incassato va dichiarato nel quadro LM del mod. UNICO 2013 PF. Nella Risoluzione 5.7.2013, n. 47/E, lâAgenzia delle Entrate ha affrontato il caso delle ritenute del 4% indebitamente operate dalle banche sui bonifici accreditati a favore dei contribuenti minimi in relazione a lavori per i quali il disponente usufruisce della detrazione del 36% - 50% o 55%. Per tale fattispecie lâAgenzia consente di recuperare, in via eccezionale, quanto trattenuto a tali soggetti, direttamente nel mod. UNICO. A tal fine il contribuente deve: ⢠indicare il codice â1â nel campo âSituazioni particolariâ presente nel Frontespizio nel riquadro âFIRMA DELLA DICHIARAZIONEâ; ⢠riportare le ritenute subite nel 2012 a col. 2 di rigo RS33, generalmente destinato alle ritenute cedute da consorzi di imprese (la col. 1 di tale rigo, riservata ai consorzi non va compilata); ⢠scomputare quanto trattenuto a rigo LM13 ovvero a rigo RN32, col. 4. Recentemente la stessa Agenzia è intervenuta con la Risoluzione 5.8.2013, n. 55/E specificando che, considerata la âsostanziale analogiaâ con quanto sopra evidenziato, anche nel caso in esame (in alternativa allâistanza di rimborso ex art. 38, DPR n. 602/73) è possibile scomputare quanto trattenuto dallâente erogatore con le modalitĂ descritte.
Pubblicata il: 07-08-2013Tassazione reddito di locazione immobile in comproprietĂ
Una signora (vedova) ha ereditato dal marito, unitamente alle 2 figlie, 2 appartamenti affittati a terzi. I canoni di locazione, di fatto, sono incassati dalla madre. In quale quadro del mod. UNICO va dichiarata la quota di reddito incassata dalla madre?
Il quadro RB del mod. UNICO 2013 PF è riservato allâesposizione dei dati relativi ai fabbricati ubicati in Italia, iscritti o da iscrivere nel Catasto, con attribuzione della rendita, da parte del proprietario ovvero del titolare di usufrutto o altro diritto reale sugli stessi. Lâart. 26, comma 1, TUIR dispone che âi redditi fondiari concorrono,indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono lâimmobile a titolo di proprietà ⌠per il periodo dâimposta in cui si è verificato il possessoâ. In base al comma 2 del citato art. 26, in caso di comproprietĂ dellâimmobile âil reddito fondiario concorre a formare il reddito complessivo di ciascun soggetto per la parte corrispondente al suo dirittoâ. Nel caso di specie, quindi, sono tenute a dichiarare il reddito dellâimmobile (in comproprietĂ ) locato sia la madre che le figlie in proporzione delle relative quote di proprietĂ a prescindere dal fatto che, in concreto, i canoni siano percepiti unicamente dalla madre.
Pubblicata il: 23-07-2013Ripresa dellâattivitĂ dopo affitto dâazienda
Una societĂ di persone in contabilitĂ ordinaria ha affittato lâunica azienda (ristorante)dallâ1.12.2011 al 30.11.2012. Dallâ1.12.2012 la societĂ ha ripreso lâattivitĂ di ristorante. I ricavi del 2012 sono costituiti prevalentemente (circa 80%) dallâaffitto dellâazienda. Quale studio di settore deve essere applicato? Ă possibile applicare una causa di esclusione?
Ai soggetti che concedono in affitto lâazienda (codice attivitĂ 68.20.02), si applica lo studio di settore VG40U. Le istruzioni parte generale relative agli studi di settore precisano che nel caso di affitto dâazienda: ⢠sussiste una causa di esclusione per lâaffitto dellâunica azienda individuata dal codice â7â; ⢠gli studi di settore non sono utilizzabili ai fini accertativi qualora lâattivitĂ dâaffitto dâazienda sia prevalente ma non esclusiva; per tale ipotesi è previsto il codice esclusione â12â. Nel caso di specie si ritiene che il contribuente, tenuto alla compilazione dello studio VG40U (i ricavi derivanti dallâaffitto dâazienda sono prevalenti) possa indicare a rigo RF1 del mod. UNICO 2013 SP il codice â12â, in quanto i ricavi derivanti dallâattivitĂ dâaffitto dâazienda risultano essere prevalenti, ancorchè non esclusivi.
Pubblicata il: 23-07-2013Detrazione spese sanitarie
Un contribuente ha ottenuto un rimborso di spese mediche da parte di unâassicurazione sanitaria. Posto che per i premi versati allâassicurazione non spetta la detrazione ai fini IRPEF, il contribuente può detrarre le spese sanitarie rimborsate?
Ai sensi dellâart. 15, comma 1, lett. c), TUIR, si considerano rimaste a carico del contribuente le spese mediche rimborsate per effetto di contributi o premi di assicurazione versati dallo stesso, per i quali non spetta la detrazione. Di conseguenza, nel caso di specie, tenuto conto che per il premio versato il contribuente non beneficia della detrazione IRPEF connessa, lo stesso potrĂ detrarre le spese sanitarie rimborsate dallâassicurazione.