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Pubblicata il: 04-11-2015
Lavori di manutenzione su parti comuni di un edificio di un unico proprietario
Il proprietario di un edificio composto da 4 appartamenti autonomamente accatastati deve effettuare dei lavori di sistemazione e imbiancatura del giroscale. In tal caso, pur non configurandosi un condominio (il proprietario è unico), è possibile fruire della detrazione IRPEF prevista per i lavori di manutenzione ordinaria su parti comuni condominiali?
Per il caso prospettato si ritiene di poter far riferimento al chiarimento fornito dal Ministero delle Finanze nella Circolare 11.5.98, n. 121/E (par. 2.6) in base al quale “qualora un intero edificio sia posseduto da un unico proprietario e siano comunque in esso rinvenibili parti comuni a due o più unità immobiliari distintamente accatastate, detto soggetto ha diritto alla detrazione per le spese relative agli interventi realizzati sulle suddette parti comuni anche se in questo caso, dal punto di vista giuridico, non si configura la comunione prevista dal codice civile”. Ciò in considerazione del fatto che, il richiamo alle parti comuni operato dal Legislatore va considerato “in senso oggettivo e non soggettivo, riferibile, pertanto, alle parti comuni a più unità immobiliari e non alle parti comuni a più possessori”. Ancorché civilisticamente non si configuri un condominio, alla luce anche delle ultime indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nella Risoluzione 27.8.2015, n. 74/E, si ritiene che anche nel caso in esame si debba richiedere il codice fiscale dell’edificio per poterlo indicare in dichiarazione dei redditi, al fine di poter fruire della detrazione per le “parti comuni”.
Pubblicata il: 04-11-2015L’installazione di un frigorifero per un bancone da bar è soggetta la reverse charge?
Le nuove fattispecie di reverse charge introdotte dal 2015 riguardano, così come previsto dalla lett. a-ter) del comma 6 dell’art. 17, DPR n. 633/72 le prestazioni di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative agli edifici. L’installazione di un frigorifero per
un bancone da bar non può essere considerata una prestazione “relativa ad un edificio”. Nel caso di specie torna, quindi, applicabile la precisazione dell’Agenzia delle Entrate contenuta nella Circolare 27.3.2015, n. 14/E in base alla quale “il meccanismo del reverse charge non si applica alle prestazioni di servizi … relative a beni mobili di ogni tipo”.
Aliquota IVA lavori extra capitolato
Un idraulico deve fatturare delle migliorie / lavori extra capitolato commissionatigli dall’acquirente di un appartamento in corso di ultimazione. Potendo beneficiare dell’aliquota IVA del 4% per l’acquisto dell’appartamento dall’impresa edile costruttrice, la stessa si estende anche a tali lavori?
La risposta è affermativa. L’Agenzia delle Entrate nella Risoluzione 22.2.2011, n. 22/E ha riconosciuto la possibilità di applicare l'aliquota IVA ridotta del 4% agli interventi edilizi migliorativi (extra capitolato) sulla prima casa. Gli interventi di miglioria, infatti, “non hanno ad oggetto un intervento di ristrutturazione edilizia” in quanto “l’alloggio su cui intervengono i lavori non è ancora completamente realizzato”. Gli stessi costituiscono piuttosto “prestazioni che, pur rese nei confronti di un soggetto diverso dal committente principale, si inseriscono comunque nel processo di costruzione dell’immobile, ed hanno ad oggetto l’inserimento di materiali particolari o accorgimenti costruttivi destinati ad assicurare una migliore funzionalità dell’alloggio”. Va infine evidenziato che al fine di beneficiare dell’aliquota IVA del 4% l’abitazione deve conservare, anche dopo l’esecuzione dei lavori in questione, le caratteristiche “non di lusso”.
Pubblicata il: 04-11-2015Stampa libri contabili e imposta di bollo
Entro quale termine devono essere acquistati i contrassegni per l’assolvimento dell’imposta di bollo sui libri contabili (libro giornale e libro degli inventari) relativi al 2014, la cui stampa va effettuata entro il prossimo 30.12?
I libri / registri contabili tenuti con sistemi meccanografici devono essere stampati entro 3 mesi dal termine di presentazione della dichiarazione annuale. Sui libri / registri di cui agli artt. 2214, 2215 e 2216, C.c. (libro giornale e libro degli inventari) è richiesto l’assolvimento dell’imposta di bollo, per ogni 100 pagine o frazione di esse, pari a € 32 per imprese individuali, società di persone e cooperative ed a € 16 per le società di capitali. Considerato che l’imposta di bollo deve essere assolta prima che il libro sia posto in uso, l’acquisto dei contrassegni deve avvenire entro il termine in cui è effettuata la stampa su carta (con riguardo, alla stampa del libro giornale relativo al 2014, entro il 30.12.2015). Si rammenta che il contrassegno va apposto sulla prima pagina numerata o sulla prima pagina numerata di ciascun blocco di 100, ovvero sull’ultima pagina di ciascun blocco di 100. Il versamento dell’imposta di bollo può essere effettuato anche tramite mod. F23, utilizzando il codice tributo “458T”. I relativi estremi di versamento vanno annotati sul libro / registro.
Pubblicata il: 20-10-2015Rilascio dichiarazione d’intento per acquisti senza IVA
Con il Decreto c.d. “Semplificazioni”, l’obbligo di comunicare i dati delle dichiarazioni d’intento è stato “trasferito” in capo all’esportatore abituale che è quindi tenuto ad inviare lo specifico Mod. DI: • all’Agenzia delle Entrate (telematicamente); • ai singoli fornitori, con la relativa ricevuta di avvenuta presentazione all’Agenzia. Per contro, ogni fornitore può effettuare cessioni / prestazioni senza IVA solo dopo aver ottenuto il predetto modello dall’esportatore abituale con la relativa ricevuta di invio telematico e averlo verificato tramite l’apposito canale telematico dell’Agenzia. Con riguardo al caso di specie, posto che non è stata ancora emessa fattura e che le prestazioni di servizi ai sensi dell’art. 6, DPR n. 633/72, si considerano effettuate all’atto del pagamento del corrispettivo o di emissione della fattura se antecedente: • la Gialli srl può ancora inviare il mod. DI all’Agenzia delle Entrate e al fornitore Rossi con la relativa ricevuta di presentazione; • il fornitore Rossi, prima di emettere la fattura (contenente gli estremi della dichiarazione d’intento) deve verificare l’avvenuta presentazione del predetto mod. DI all’Agenzia da parte della Gialli srl.