Le faq fiscali

 

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    Pubblicata il: 23-05-2017

    Oggetto

    Cessione autovettura usata e regime del margine

    Domanda

    Nel 2009 una srl ha acquistato un’autovettura usata (la fattura è stata emessa senza indicazione dell’IVA ai sensi dell’art. 36, DL n. 41/95). La stessa, che risulta completamente ammortizzata, a breve deve essere ceduta. La fattura va emessa con IVA (22%)?

    Risposta

    Il regime IVA speciale c.d. “del margine” riservato alle cessioni di beni usati riguarda i beni acquistati da privati. Il regime risulta applicabile anche agli acquisti da soggetti IVA che: - non hanno potuto detrarre l’IVA ex art. 19-bis1, DPR n. 633/72 (in tal caso la fattura ricevuta è stata emessa esente IVA ai sensi dell’art. 10, n. 27-quinquies, DPR n. 633/72); - hanno applicato il regime speciale in esame (in tal caso la fattura ricevuta è stata emessa senza indicazione dell’IVA ai sensi dell’art. 36, DL n. 41/95). Tenendo presente quanto sopra, anche la cessione posta in essere dalla srl va assoggettata al regime del margine (nella fattura dovrà essere riportata l’indicazione “regime del margine – beni usati ex art. 36, DL n. 41/95”). Nel caso di specie, considerato che il corrispettivo di cessione risulta inferiore al prezzo di acquisto, si configura un “margine negativo” non rilevante al fine della determinazione dell’IVA. Detto importo costituirà la plusvalenza conseguita ai fini delle imposte sui redditi.

    Pubblicata il: 23-05-2017

    Oggetto

    Detrazione IVA biglietto aereo

    Domanda

    Relativamente alla trasferta dell’amministratore di una srl è stato acquistato un biglietto aereo Verona – Roma. Nella fattura ricevuta è esposta l’IVA del 10%. È detraibile?

    Risposta

    La risposta è negativa. Come previsto dall’art. 19-bis1, comma 1, lett. e), DPR n. 633/72 “salvo che formino oggetto dell’attività propria dell’impresa” non è detraibile l’imposta relativa alle prestazioni di trasporto di persone.

    Pubblicata il: 23-05-2017

    Oggetto

    Operazioni soggette a reverse charge e Comunicazione liquidazioni periodiche IVA

    Domanda

    Come vanno gestite le operazioni da assoggettare a reverse charge nel quadro VP del modello della Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA?

    Risposta

    Con riferimento alle operazioni per le quali l’imposta è dovuta dall'acquirente / committente in applicazione del reverse charge, le istruzioni specificano che la stessa va ricompresa, quale IVA esigibile, a rigo VP4 e, quale IVA detratta, a rigo VP5. Inoltre, l’ammontare (imponibile) dell’acquisto del bene / servizio derivante dall'integrazione della fattura ovvero dall'emissione dell’autofattura va ricompreso a rigo VP3. Va evidenziato che il corrispondente importo risultante dall'annotazione nel registro delle fatture emesse / corrispettivi, non costituendo una operazione attiva, non va riportato a rigo VP2.

    Pubblicata il: 23-05-2017

    Oggetto

    Mancanza di operazioni nel periodo e Comunicazione liquidazioni periodiche IVA

    Domanda

    In sede di predisposizione di una Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA di un soggetto mensile è stato riscontrata l’assenza di dati per i mesi di febbraio e marzo. La Comunicazione va quindi inviata soltanto con la liquidazione IVA di gennaio?

    Risposta

    Con riferimento all'analogo obbligo previsto dall'art. 1, comma 2, DPR n. 100/98, in vigore fino al 2001, nella Circolare 9.6.99, n. 127 (quesito 1.2), il Ministero delle Finanze aveva specificato che in mancanza di operazioni (attive / passive) non sussisteva l’obbligo di presentare la dichiarazione IVA periodica. Ciò in considerazione del fatto che “come precisato con circolare n. 19 del 10 luglio 1979, l’obbligo di annotazione non sussiste per i soggetti che nel periodo di riferimento non hanno effettuato alcuna operazione né attiva né passiva ovvero hanno effettuato esclusivamente operazioni esenti ed hanno optato per la dispensa dagli adempimenti” ex art. 36-bis, DPR n. 633/72. È opportuno che l’Agenzia delle Entrate intervenga per confermare il predetto chiarimento e pertanto se, anche con riferimento al nuovo obbligo in esame, in mancanza di dati per il periodo di riferimento (mese / trimestre) non sia necessario inviare il quadro VP “in bianco”.

    Pubblicata il: 09-05-2017

    Oggetto

    Perdita d’esercizio e copertura con riserve da rivalutazione

    Domanda

    Una srl presenta una perdita d’esercizio pari a circa € 45.000. Posto che la società presenta in
    bilancio una riserva derivante dalla rivalutazione dei beni d’impresa ex DL n. 185/2008, può
    utilizzarla ai fini della copertura di detta perdita?

    Risposta

    La rivalutazione dei beni d’impresa comporta l’evidenziazione del “saldo attivo di rivalutazione” pari alla differenza tra il maggior valore del bene e l’imposta sostitutiva dovuta. Tale saldo può alternativamente essere: − accantonato ad apposita riserva; − imputato a capitale. Il saldo attivo accantonato a riserva è utilizzabile per la copertura di perdite. In tal caso, tuttavia, non si può procedere alla distribuzione di utili fino al reintegro / riduzione della riserva in misura corrispondente. Va evidenziato che, in linea generale, l’utilizzo delle riserve iscritte a bilancio ai fini della copertura delle perdite deve avvenire secondo un preciso ordine, in base al relativo grado di disponibilitĂ  (nell'ordine: riserve facoltative, riserve straordinarie, fondi di rivalutazione monetaria, riserva sovrapprezzo e, infine, riserva legale). Tuttavia, posto che l’utilizzo delle riserve di rivalutazione è specificatamente disciplinato, si ritiene che la copertura delle perdite possa essere effettuata “prioritariamente” con tali riserve, anche qualora siano presenti altre riserve, senza necessitĂ  di seguire il predetto ordine.