Novità importanti per le imprese che operano nel Settore del Legno e dell’Arredo. Il 19 novembre 2025 il Consiglio Europeo ha approvato il mandato per modificare il Regolamento UE 2023/1115 (EUDR), la normativa nata per contrastare deforestazione e degrado forestale lungo le catene di approvvigionamento.
Una decisione che arriva anche grazie al lavoro svolto da Confartigianato Legno e Arredo nazionale, che nelle scorse settimane aveva evidenziato con forza a Bruxelles le difficoltà operative e i rischi di blocco per migliaia di piccole e medie imprese.
Cosa cambia concretamente
Il Consiglio ha scelto una strada più pragmatica: semplificare le procedure e rinviare l’applicazione del regolamento, per dare alle imprese e alle autorità il tempo necessario per organizzarsi senza affanni.
Le principali novità sono tre:
1. Rinvio delle date di applicazione
Una richiesta portata avanti anche da Confartigianato e finalmente accolta:
Scompare quindi il vecchio “periodo di grazia”: ora c’è una proroga chiara e uguale per tutti.
2. Dovuta Diligenza più semplice
Il Consiglio punta a ridurre il carico burocratico, soprattutto per chi lavora in piccole dimensioni:
Un cambio di approccio che evita duplicazioni e permette di concentrarsi sui soggetti più rilevanti della filiera.
3. Verifica delle semplificazioni
La Commissione europea dovrà valutare entro il 30 aprile 2026 l’efficacia delle misure e proporre ulteriori modifiche, se necessarie, per alleggerire gli oneri soprattutto per le realtà artigiane.
La partita ora passa al Parlamento europeo
Sulla base del mandato approvato, iniziano i negoziati con il Parlamento europeo. L’obiettivo è chiudere l’accordo definitivo entro le prossime settimane, prima dell’attuale data di applicazione prevista dal regolamento (30 dicembre 2025).
Il ruolo di Confartigianato
Questo risultato non è casuale: Confartigianato Legno e Arredo ha portato tavoli tecnici, dati e testimonianze reali delle imprese italiane, spiegando come l’EUDR – nella sua versione originaria – avrebbe generato gravi difficoltà, costi e incertezza normativa.
Le richieste dell’Associazione sono state recepite nei punti chiave del mandato, a conferma dell’importanza di un’azione sindacale competente, continua e ben radicata sul territorio.
In attesa dell’accordo definitivo
Confartigianato Imprese Como continuerà a seguire l’evoluzione del dossier e aggiornerà tempestivamente le imprese associate.
Il rinvio e le semplificazioni rappresentano un passo avanti significativo, ottenuto grazie a un lavoro di squadra, ma resta fondamentale monitorare i futuri passaggi legislativi per garantire norme eque, chiare e realmente applicabili.

A cura di De Vivo Fiorenzo
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