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GUIDA AL CODICE UNICO DI PROGETTO PER LE AGEVOLAZIONI PUBBLICHE – BANDI DI CONTRIBUTO E AGEVOLAZIONI FISCALI

Il Codice Unico di Progetto, conosciuto anche come CUP è un codice alfanumerico che identifica ciascun progetto finanziato con fondi pubblici. Esso permette di monitorare i flussi finanziari e i processi amministrativi con precisione e accuratezza.

Il CUP viene assegnato a ogni iniziativa che riceve risorse pubbliche, fungendo da identificativo univoco, che garantisce la tracciabilità e la trasparenza delle operazioni finanziarie.

A decorrere dal 1 giugno 2023 le fatture relative all’acquisizione dei beni e servizi oggetto di incentivi pubblici alle attività produttive, erogati a qualunque titolo e in qualunque forma da una Pubblica Amministrazione devono contenere una dicitura specifica per il singolo bando e il Codice unico di progetto (CUP), di cui all’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, riportato nell’atto di concessione o comunicato al momento di assegnazione dell’incentivo.

Se nel corso del 2023 è stato ancora possibile sanare la mancanza del CUP producendo una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, oggi non è più possibile, a meno che, come dispone la legge 21 aprile 2023, n. 41, l’assegnazione del codice CUP avvenga in fase di concessione, su fatture già emesse e quietanzate dalle imprese beneficiarie e non vi sia quindi la possibilità di apporre il CUP sui giustificativi di spesa e quietanze (c.d. bandi a rendicontazione).

Adesso se una fattura, nel corso di controlli e verifiche istruttorie, viene trovata sprovvista del CUP e della dicitura relativa al bando specifico, non è considerata ammissibile e determina la revoca della quota corrispondente di agevolazione.

Permane la possibilità, prima di presentare la documentazione contabile all’amministrazione pubblica, di regolarizzare la fattura elettronica, mediante l’emissione di una nota di credito, volta ad annullare il titolo di spesa errato, con la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa corretto.

Non è ammissibile la regolarizzazione delle fatture elettroniche tramite stampa delle stesse e apposizione con scrittura indelebile del timbro e della dicitura/CUP.

Allo stesso modo, non è più possibile produrre le fatture di cortesia trasmesse dai fornitori, ma sono ammissibili unicamente le fatture elettroniche, scaricate dallo SDI in formato PDF o XLM, a seconda delle indicazioni contenute nel singolo bando.


A cura di Silvestrini Barbara