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LA PAROLA ALL`ESPERTO



FISCO

GLI INDICATORI DI AFFIDABILITA’ FISCALE (ISA)

La Commissione di esperti per gli Indici sintetici di affidabilità fiscale ha espresso parere favorevole all’evoluzione di 88 Indicatori di affidabilità fiscale applicabili sul periodo d’imposta 2021 

La Commissione esperti studi di settore si è riunita lo scorso 17 dicembre 2021 per esprimere il proprio parere circa l’evoluzione di 88 Indicatori sintetici di affidabilità fiscale che coinvolgono circa 1.761.000 contribuenti. 

Gli ISA (Indicatori sintetici di affidabilità fiscale) in evoluzione nel 2021 sono così ripartiti: 15 relativi al comparto delle manifatture, 24 al comparto dei servizi, 31 al comparto del commercio e 18 al comparto dei professionisti. La Commissione si è espressa in modo favorevole alla validazione. 

La Confederazione ha espresso un parere favorevole condizionato alla verifica dell’impianto delle misure straordinarie in corso di elaborazione per tener conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19. 

LA VALIDAZIONE DEGLI 88 ISA 

Gli ISA validati dalla Commissione, per i quali sono state comunque rese, da parte delle categorie interessate, osservazioni, sono pubblicate nei verbali dei lavori della Commissione stessa saranno disponibili sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

 La consultazione del materiale pubblicato sul sito dell’Agenzia è di estremo interesse in quanto nei documenti preparatori della Commissione sono contenute, oltre ad un sunto dei pareri forniti dalle categorie, anche le risposte dell’Agenzia delle Entrate alle osservazioni e alle richieste delle associazioni.

 Valutazioni di carattere generale in tema di Indici di affidabilità fiscale applicabili sul periodo di imposta 2021 

In ogni singolo parere è stata rappresentata, avvalendosi della fattiva collaborazione dell’Ufficio Studi della Confederazione, la situazione economica determinatasi a causa della pandemia da COVID-19, evidenziando che, i prototipi presentati nel corso delle riunioni, sono stati costruiti sui dati raccolti dal modello ISA relativo all’annualità 2019 e sull’elaborazione di dati relativi all’arco temporale 2012-2019 mentre i nuovi modelli verranno applicati sull’annualità 2021: la prima parte dell’anno in corso si caratterizza ancora dal perdurare della crisi sanitaria, economica e sociale scaturita dalla persistenza della situazione pandemica dovuta al COVID-19 e dalle relative misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV2. 

Nel primo semestre del 2021 il valore aggiunto reale del totale dell’economia risulta inferiore del 4,9% livello precrisi del primo semestre del 2019[1]. 

In tutti i pareri inviati è stato ritenuto utile invitare l’Agenzia delle Entrate ad indagare sulle possibili mutate relazioni tra le variabili economiche rispetto a quelle individuate nei prototipi presentati, sulla base delle quali sono definiti gli indicatori economici (modelli di stima), sospendendo ogni valutazione circa la capacità degli ISA di cogliere per l’anno 2021 la realtà economica-finanziaria delle imprese del settore nell’attuale situazione contingente e restando in attesa di conoscere la metodologia che verrà proposta in relazione ad eventuali correttivi di crisi ed i correlati effetti. 

La risposta dell’Agenzia delle Entrate alle valutazioni di carattere generale (documento unitario) 

In relazione alle osservazioni formulate in merito alle ricadute economiche correlate alla diffusione del virus COVID-19, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i seguenti elementi di riscontro. 

Ha preliminarmente ricordato che il “Decreto Rilancio” (art. 148 D.L. 19 maggio 2020, n. 34) recante “Modifiche alla disciplina degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA)” volto ad introdurre una disciplina eccezionale, limitata a specifici periodi di imposta, finalizzate a tenere conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19.

 

In particolare, ha previsto che, per il periodo di imposta 2021, si proceda alla individuazione di: 

·         specifiche metodologie “correttivo – adeguative” per consentire la corretta applicazione degli ISA; 

·         ulteriori ipotesi di esclusione dell’applicabilità degli ISA oltre a quelle già ordinariamente previste. 

Ha ricordato, infine, che tali attività, come prescritto dal legislatore, non devono comportare l’introduzione di nuovi oneri dichiarativi per i contribuenti. 

Tenuto conto di tali disposizioni normative, l’Amministrazione Finanziaria si è attivata per approntare tutte le necessarie soluzioni tecniche. Pertanto, sulla base dell’esperienza dello scorso anno, l’Agenzia delle Entrate ha attivato le attività di analisi per il periodo d’imposta 2021. 

Da un punto di vista di organizzazione delle attività ha deciso di ripercorrere la medesima “road map” del 2021 articolata su due filoni: 

·         attività ordinarie, finalizzate all’aggiornamento biennale degli 88 ISA previsti per periodo d’imposta 2021; 

·         attività straordinarie Covid-19, finalizzate all’individuazione di appositi interventi su tutti i 175 ISA in applicazione per il periodo d’imposta 2021 e di specifiche ulteriori cause di esclusione. 

Ha chiarito che l’attività di revisione degli 88 ISA non ha preso in considerazione gli aggiornamenti finalizzati a tener conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, degli aggiornamenti delle territorialità, delle misure di ciclo economico e di tutto quanto espressamente di pertinenza del 2021 , demandati ad una diversa e specifica attività che interesserà tutti gli ISA in applicazione per il 2021 e non solo gli 88 in evoluzione. 

L’evoluzione cosiddetta “ordinaria”, prescindendo dalle conseguenze correlate all’emergenza sanitaria in corso, ha invece interessato gli aspetti correlati al processo di periodico aggiornamento degli ISA, la cui parte più rilevante può essere considerata l’elaborazione basata su dati panel che tengano conto delle informazioni degli ultimi 8 anni disponibili (2012-2019).

Parallelamente sono iniziate le attività di analisi riferibili al secondo piano di lavori. 

Le analisi, ad oggi ancora in fase di svolgimento, sono finalizzate a riproporre le due macro-tipologie di interventi sperimentate lo scorso anno: 

-       modifica degli indicatori elementari di affidabilità definiti tramite stime Panel: Ricavi/Compensi per addetto, Valore aggiunto per addetto, Reddito per addetto; 

-       modifica degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia definiti da soglie economiche di riferimento. 

Inoltre, disponendo dei dati dichiarativi relativi al Modello ISA 2021 (periodo d’imposta 2020) sarà possibile tener conto anche di tale fonte informativa per analizzare gli “shock economici” intervenuti nei singoli settori ISA dovuti alla pandemia. 

Come avvenuto lo scorso anno, tale attività è propedeutica, infine, all’individuazione di possibili cause di esclusione che risultino complementari rispetto agli interventi correttivi.

In termini generali, tali ipotesi di nuove cause di esclusione dovrebbero, infatti, cogliere le situazioni di maggiore criticità per le quali è ipotizzabile che i correttivi COVID possano essere non completamente idonei a garantire la corretta applicazione degli ISA.

 

Al riguardo è stata anticipata alla Commissione di esperti l’ipotesi di confermare, anche per il periodo d’imposta 2021, l’esclusione dell’applicazione degli Isa nei confronti dei contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi ovvero dei compensi di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021 rispetto al periodo d’imposta 2019.

 

In conclusione, l’Agenzia delle Entrate evidenzia che le attività prescritte non possono considerarsi ultimate e continueranno ad esser svolte nei prossimi mesi.



[1] Fonte: Elaborazione Ufficio studi Confartigianato su dati Istat-Conti economici trimestrali del 5 ottobre 2021


A cura di Francesco Bilancia